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giovedì 12 gennaio 2012

Io non mi riconosco nel mio stato (d'animo)

Una breve riflessione in piena pausa pranzo.
E' dal lontano 2 novembre che nn scrivo più nulla nel mio blog.
Scrivere per me è sempre stato una valvola di sfogo, lasciare traccia di ciò che penso, di ciò che macina il mio cervello in determinati istanti è sempre stato un qualcosa di positivo e propedeudico, e questo lo ripeto fin dal primo post che ho scritto.
C'è qualche amico che ha preso a cuore ciò che scrivo, magari perchè gli piace ciò che scrivo o magari perchè gli piace solo il fatto che scrivo, cmq, più di una persona mi ha chiesto come mai da tanto tempo nn mi fossi più dedicato alla cura del Cicciologo. Mi hanno proposto argomenti diversi sui quali qualcuno si aspettava le mie reazioni e le mie opinioni, il governo che è caduto, il berlusca che sembrava aver abbandonato la guida del paese mentre in realtà ne è ancora il burattinaio, la Juve che a gennaio è ancora la prima in classifica, a che punto siamo con gli svincoli, le luci di Natale, un pò di dischi nuovi, qualche libro che ho letto, a qualcuno avevo promesso una mia personale piccola biografia dei Beatles, qualcuno mi chiedeva questo, qualcun'altro quello...e poi basta, non è che poi ci sono tutte queste gran persone a seguire il mio blog :-)!
La realtà è che per me scrivere è come parlare, come quelle volte che nn ti va di farlo con nessuno, che vorresti solo stare zitto e dare ascolto ai tuoi pensieri, fino a quando non diventano assordanti e zittisci pure quelli, in questo caso, a me non andava di scrivere, qualsiasi argomento era come se fosse vuoto, apatico, senza alcun interesse reale.
E' questione di stati d'animo, grazie al cielo un blog non è un obbligo, non lo fai x mestiere e non devi dare conto a nessuno, se in certi momenti una testiera davanti non ti ispira nulla, allora il nulla sarà, anche se passano mesi, il tuo blog rimane sempre li, come certi vestiti che stanno belli pronti e stirati dentro l'armadio, ma a te nn va di metterli perchè sembrano troppo colorati, poi però quando tornerai ad indossarli ti dispiacerà averli messi così poco.
Poi adesso non so se da oggi mi sarà realmente tornata la voglia di scrivere o se anche stavolta è un palliativo temporaneo, diciamo pure che adesso il lavoro mi permette molto meno, però non sarà un assillo per me in quanto so che il mio blog aspetta, che forse non ci sarà più nessuno a leggerlo ma intanto è bello sapere che se ritengo che un mio pensiero meriti di lasciare traccia, ho come poterlo fare. E se il silenzio si dovesse protarre ancora a lungo non c'è di che preoccuparsi, anche perchè il silenzio è pur sempre un'opinione, se si riuscisse a ripettare i silenzi altrui e dare ascolto ai propri, magari in giro ci sarebbe sempre meno rumore.



P.S.
Per inciso, "Io non mi riconosco nel mio stato" è il titolo di una bellissima canzone di Marco Notari, dall'album "Babele" del 2008. Marco Notari è giovane cantautore alternativo mai apparso in tv, mai pubblicato da major, mai apparso su MTV e quasi mai passato per radio, ma che vende ed ha più fans dei vari cantantelli di amici o x factor, dopo aergli chiesto virtualmente il titolo in prestito, lo ringrazio pubblicando la sua canzone, perchè è davvero un capolavoro.

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